Avezzano - L'Aquila, le interviste. Battistini: 'Meritavamo di più, merito di ragazzi che lottano'. Giampaolo: 'Peccato pareggiare così, ma sono soddisfatto'

"Dovremmo fare i conti sulle occasioni e sul possesso palla e poi parlare di pareggio giusto o meno - inizia così in sala stampa mister Battistini, che è il primo a sottoporsi ai taccuini, pur tra qualche attimo di tensione con qualche dirigente biancoverde che ancora non smaltisce l'adrenalina da derby - Dos Santos ha fatto un gol fantastico ma su una nostra ingenuità, perché ci siamo fatti ingolosire dal corner e Steri non è rimasto nella posizione dove doveva stare. Il 3-5-2? Di Paolo si stava scaldando dal 25' del primo tempo, quindi il cambio con Fabrizi è stato voluto, al di là dell'infortunio. Col cambio modulo non abbiamo più concesso nulla, occasione per il raddoppio di Dos Santos a parte. Con un attaccante? Sarebbe ingeneroso parlare dei nostri attaccanti, il nostro obiettivo è in primis societario. Invece grande merito a questi ragazzi che stanno lottando per la maglia e per preservare il proprio posto di lavoro. Oggi sono stati determinanti i cambi, con due ragazzi del 98 e del 99. Il nervosismo? Fa parte del gioco, altrimenti che noia. Anzi, devo dire che oggi finalmente abbiamo giocato davanti ad un bel pubblico, mi sono divertito tantissimo". 

"Se dobbiamo fare un'analisi della partita nel primo tempo c'è stato solo l'Avezzano in campo - risponde mister Giampaolo alle frecciatine del presidente Paris, che non ha gradito l'atteggiamento rinunciatario della ripresa - L'unico rammarico sono gli ultimi quindici minuti, loro dovevano recuperare e noi ci siamo abbassati troppo. Però devo dire che la prestazione è stata positiva. Se Dos Santos avesse fatto il 2-0 avremmo chiuso la partita. È normale che ci sia un po' di rammarico, ma secondo me c'è da essere positivi. Forse dovevamo avere un po' più di coraggio, ho scelto di mettermi a specchio rispetto al 3-5-2 loro. E infatti grandi difficoltà non ne abbiamo avute, abbiamo sbagliato solo a non prenderli alti abbassandoci". 

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Alessandro Fallocco