L'Aquila, convalida di quattro dei cinque arresti ma niente domiciliari. Il Supporters Trust: 'Gestione pessima dell'ordine pubblico'
Convalida degli arresti per quattro dei cinque tifosi aquilani fermati l’altro ieri, ma niente domiciliari fino all’udienza fissata per il 20 febbraio.
E’ questa la decisione del giudice del Tribunale dell’Aquila, Adolfo Di Zenzo dopo gli incidenti di domenica scorsa a Francavilla. Il pm onorario Rita Di Gennaro non ha chiesto l’applicazione di alcuna misura cautelare.
Mentre non è stato convalidato l’arresto di uno dei cinque, P.T., per il quale è valsa l’opposizione del legale Francesco Valentini, che ha contestato coinvolgimento e tempistiche differite dell’arresto, visto che il proprio assistito era stato fermato appena sceso dal mezzo bersagliato da sassi e bottiglie e identificato già a Francavilla dai carabinieri.
Per gli arrestati, comunque, sono caduti vari capi d’accusa, tra cui la detenzione di oggetti atti ad offendere e di resistenza a pubblico ufficiale. Quattro degli arrestati aquilani sono assistiti dall’avvocato Marrelli.
Sugli accadimenti, intanto, è intervenuto con un comunicato il Supporters’ Trust, che ha espresso critiche riflessioni sulla gestione dell’ordine pubblico
“Va anzitutto affermato a chiare lettere che gli incidenti di domenica sono il frutto di una gestione pessima – sarebbe meglio dire una non-gestione – dell’ordine pubblico da parte delle autorità preposte. Tutti sapevano che Francavilla-L’Aquila era un match ad alto rischio alla luce dei precedenti storici e del conseguente astio tra le due tifoserie, ma nessuno si è realmente preoccupato di evitare che queste ultime potessero venire a contatto prima della partita. A differenza di quanto accade solitamente a L’Aquila, dove in occasione dei confronti più a rischio le tifoserie ospiti vengono sempre scortate fin dentro il loro settore di competenza, ancora una volta i supporters rossoblù sono stati lasciati in balia di potenziali agguati da parte dei sostenitori di casa, che si sono puntualmente verificati e che avrebbero potuto coinvolgere anche tifosi “semplici”, compresi donne e bambini, i quali non avrebbero certo saputo mostrare la stessa attitudine allo scontro degli ultras. Si tratta di una situazione inaccettabile che rende davvero complicato per tanti decidere di assistere a una partita in trasferta, data la consapevolezza di potersi esporre a seri pericoli per la propria incolumità fisica o, in caso di reazione, a rischi di spiacevoli ripercussioni giudiziarie.
Viene quasi da sospettare che, anziché adoperarsi per prevenire gli incidenti e garantire la sicurezza degli spettatori tutti e la loro tranquillità nel prender parte all’evento sportivo prescelto, in talune occasioni le autorità di pubblica sicurezza lascino deliberatamente che degli incidenti accadano, per poi procedere a repressioni abnormi come quella a cui abbiamo assistito con gli arresti di ieri, apparsi totalmente sproporzionati rispetto ai reati contestati”.
Alessandro Fallocco