C'è poco da fare, dopo una brevissima illusione di fine estate la situazione L'Aquila calcio è tornata a non avere pace.
I soldi promessi dai vecchi soci non sono arrivati. Chiodi lamenta di esser stato lasciato solo dai suoi soci, mentre i nuovi se la situazione non si sblocca non pagano la prima mensilità. E a nulla sono valsi i tentativi e le ambasciate di ieri e oggi. Inutile girarci attorno, se questa situazione di stallo non dovesse sbloccarsi a breve, le transazioni non si concluderanno e le pendenze coi giocatori del passato andranno a pesare nella loro interezza sul monte debitorio che, fatti alla mano, i vecchi non stanno iniziando a saldare. Stando così le cose, i nuovi nel frattempo non portano avanti la gestione ordinaria. Insomma, il rischio di finire come il Chieti di due anni fa è dietro l'angolo. Sempre che qualche creditore non presenti a breve istanza di fallimento.
Domani dovrebbe tornare sull'argomento anche l'amministrazione Biondi, che tanto si era spesa per la chiusura dell'accordo con Fioravanti.
Sulla situazione è tornato a scrivere, con estrema chiarezza, l'avvocato Marrelli, uno dei garanti che insieme al direttivo dei Red Blue Eagles sta seguendo da vicino la questione.
"Ad oggi, purtroppo, ci sono concrete possibilità che L'Aquila Calcio possa, nell'immediato futuro, nuovamente fallire.
All'esito dell'incontro di venerdì 15 e di successivi colloqui tra le parti interessate, agli impegni ribaditi in sede di riunione, non ha fatto seguito azione alcuna da parte dell'attuale proprietà.
Malgrado diversi creditori abbiano ulteriormente ridimensionato le pretese economiche, il bonifico promesso, finalizzato a far fronte alle urgenze, non è stato eseguito; i creditori, pertanto, non hanno percepito quanto concordato in sede di transazione.
La situazione sopra delineata potrebbe portare ad un definitivo ripensamento della cordata romana, con inevitabili ripercussioni per L'Aquila calcio."
Alessandro Fallocco