L'Aquila, Picuti chiede l'archiviazione per gli otto tifosi del comunicato. Nessuna violenza, nè estorsione
Finalmente una buona notizia nella triste vicenda della segnalazione alla Procura della Repubblica da parte della Questura aquilana a carico di otto tifosi rossoblù per tentata estorsione e violenza privata per le presunte pressioni esercitate sulla società per agevolare il passaggio di mano societario.
A riportare la novità l’edizione odierna del Messaggero Abruzzo, secondo la quale il sostituto procuratore Fabio Picuti avrebbe chiesto l'archiviazione della vicenda penale.
L'ultima parola spetterà comunque al Gip, che è ovviamente libero di seguire o meno l’indicazione di Picuti. Ma intanto la richiesta, a conclusione delle indagini svolte dalla sezione di polizia giudiziaria della Guardia di Finanza, rappresenta un gran bel segnale per il gruppo di tifosi che, tra la delusione e lo scalpore di un intero ambiente, si era ritrovato tra capo e collo un’accusa tanto pesante.
Nel frattempo, però, e questo forse è il vero fronte della battaglia legale che si preannuncia, agli stessi otto tifosi sono stati comunicati altrettanti avvii del procedimento finalizzati all'emissione dei famigerati Daspo, misure preventive di interdizione a firma del Questore (dunque di natura amministrativa, svincolate dal piano penale) per una durata di tre o quattro anni, con tanto di obbligo di firma domenicale.
La speranza dei tifosi, assistiti dall’avvocato Stefano Marrelli, è ora quella di scongiurare la misura di prevenzione, forti dell’archiviazione penale.
Alessandro Fallocco