Serie D
L'Aquila, 1-1 col Muravera (tra gli applausi) per alimentare i rimpianti. Gli RBE 'Cercasi società'
Il campionato dei rimpianti. Non si può che definire così una stagione segnata, tra le mille e assurde motivazioni che hanno condotto all'ennesima delusione, dai tre pareggi con le ultime tre della classifica: Città di Castello, Torres e Muravera. Se solo L'Aquila avesse fatto con loro sette dei nove punti in palio...E lì vai coi rimpianti su ciò che poteva essere, che non è stato e che, beffardamente, rimane comunque a un tiro di schioppo, quasi a voler sottolineare quanto L'Aquila si sia data la zappa sui piedi.
Ecco forse perché, nonostante lo spirito di questo "nuovo" gruppo abbia conquistato un po' tutti, ultras in primis, fino a qualche ora dal fischio d'inizio campeggiava in Curva Sud lo striscione "Cercasi società", inspiegabilmente rimosso (da chi?) e a cui atuttocalcio, allora, vuole dare spazio. Semplicemente, pacatamente, per dire che la priorità del popolo rossoblù era e resta quella del cambio societario. Nonostante chi stia scendendo in campo stia facendo il proprio dovere.
E della partita cosa dire? Un pari che va stretto ai rossoblù che, seppur lontani parenti di quelli visti all'opera ad Avezzano, avevano tenuto piuttosto in pugno la partita, correndo forse qualche rischio e incappando in qualche errore di troppo. Fino all'ingresso di Peluso, che alla prima palla giocabile ha dimostrato nuovamente perché è stato ingaggiato a dicembre da Battisti e Morgia: destro chirurgico e mani dietro le orecchie per raccogliere gli applausi dei 600 spettatori (ebbene sì, seicento: qualcuno si facesse due domande) del Gran Sasso. Sembrava un nuovo capitolo di una bella favola, e invece a riportare tutti di nuovo nel piccolo mondo dei rimpianti ci pensa un ragazzino del '97, tal Legname, che cancella il bel gesto tecnico con un'esultanza smodata proprio sotto la curva.
La partita. Battistini conferma il 4-3-3 di Avezzano, col ritorno di Gagliardini al centro e il dirottamento di Pupeschi a destra. Ma al 21' Esposito scompagina i piani del tecnico perché rimedia una botta in testa che lo obbliga al cambio; Battistini perciò torna ad adattare Sieno a destra, con Pupeschi di nuovo centrale.
La prima conclusione del match è il tentativo di Minincleri, che al 22' strappa applausi di controbalzo, Accinelli toglie dall'incrocio. Risponde Nurchi al 40' con una ripartenza veloce conclusa a fil di palo.
Nella ripresa Achenza con un tocco morbido fa correre un brivido al pubblico e a Battistini, che allora ridisegna L'Aquila con l'ingresso di Peluso in luogo di Ranelli, con Minincleri abbassato in mediana. E al 13' proprio Peluso riceve al limite e azzecca il destro alla prima occasione. Cinque minuti dopo scambio nello stretto tra Nohman e Peluso, che chiude troppo il sinistro da buona posizione. L'Aquila non riesce a chiuderla e allora prima ci prova Dessena al 21', poi a una manciata di minuti dal termine il brevilineo Nurchi è libero di saltare sul limite e appoggiare per Legname, che da fuori area disegna una traiettoria a scendere che beffa Farroni.
L'AQUILA - MURAVERA 1-1
MARCATORI Peluso al 13', Legname al 41' s.t.
L'AQUILA (4-3-3) Farroni; Pupeschi, Esposito (dal 21' p.t. Sieno), Gagliardini, Pietrantonio; Diktevicius, Steri, Ranelli (dal 10' s.t. Peluso); Minincleri, Nohman, Valenti (dal 37' s.t. Carice). (Salvetti, Tortorici, Fermo, Sbarzella, Russo, Ruggini). All. Battistini.
MURAVERA (3-4-3) Accinelli; Falchi (dal 15' s.t. Legname), Pinna, Chessa, Satta; Suraji, Sogus, Bruno (dal 16' s.t. Illario), Achenza; Nurchi, Dessena. (Arrus, Madeddu, Monni, Porru, Massessi, Concas). All. Franco.
ARBITRO Grasso di Acireale.
NOTE Spettatori 604, ammoniti Pupeschi, Falchi, Steri, Dessena, Satta, Sogus. Angoli 4-1.